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Aarhus: capitale europea della cultura

Durante l’educational “Sostenibilità e Cultura” organizzato da visitdenmark, abbiamo avuto la possibilità di visitare Aarhus, ed è stata una piacevole sorpresa.

Aahrus è forse poco conosciuta in Italia. Sebbene sia la seconda città danese, per popolazione, la sua fama è offuscata dalla Odense di Andersen e dalla Billund di LegoLand.

La prima cosa che mi ha colpito di Aarhus è il Rainbow Panorama, una vera e propria aureola colorata che è in realtà un camminamento circolare per godere a 360 gradi, del panorama della città: un’autentica “secchiata gelida” di design e modernità sulla sommità del Aaros, al cui interno (per chi è stato a New York) ci sarà un piacevole dejavu, vi sembrerà di essere al Guggenhaim. Questa ventata di design viene riequilibrata dalla visita del “De gamla By“, esteso e curatissimo museo all’aperto che ripropone la vita in Danimarca dal 1727 fino agli anni ’70. All’interno del Museo si trovano non solo ricostruzioni ma le vere e proprie abitazioni originali riallestite in modo sorprendente.

A qualche km dal centro, inoltre, sorge (letteralmente) il Moegrand Museum all’interno del quale viene raccontata la storia dei vichinghi a partire dalla preistoria ed attraverso allestimenti futuristici e multimediali. La costruzione in se’ è un capolavoro: un vero e proprio scivolo di prato che, come uno scrigno, racchiude il museo.

Ma nonostante l’ampia proposta di musei, librerie e teatri, Aarhus è una città che può (e talvolta deve) essere vissuta all’aperto.

Il suo fascino non sta solo nel quartiere latino, ovvero un annodarsi di strade ciottolate contornate da case a graticcio nel cui interno si trovano cafe’, negozi e ristoranti, ma anche nella sua enorme Chiesa (l’unica in Danimarca con un cripta) o nella cattedrale (di fronte alla quale curiosamente si trova un enorme casino’, a riprova della pacifica convivenza qui tra sacro e profano).

Una passeggiata senza meta ad Aarhus, la città con la popolazione più giovane di tutta la Danimarca, è una continua scoperta di eventi, storie  miti e leggende, che rendono la città così piena e ricca di cose da offrire.

Non ci credete?

Spostatevi allora verso il Dock, il nuovo affascinante edifico che si affaccia sul mare (sfidandolo anche un po’), da dove riuscirete a vedere nitidamente la zona industriale di Aarhus (industrie che lavorano il pesce o la carne), ma anche i cantieri delle nuove costruzioni (nemmeno a dirlo, energicamente efficienti) che sono letteralmente dei solai sospesi per aria tamponati solo da vetri, una continua riprova del fatto che i danesi inseguono l’energia e la luce.

La gente è giovane fuori e dentro ad Aarhus, e il bene della collettività è desiderato fortemente da tutti. Non è infatti un caso che la Ceres foundation (proprio quelli della birra) abbiamo donato all’Universita’ la loro vecchia fabbrica, affinché venisse riadattata a Campus, per offrire agli studenti un luogo ampio con spazi verdi, per poter studiare.

Anche la cucina ed il gusto sono importanti caratteristiche di Aarhus, la cucina nordica, basata su carne e patate, puo’ trasformarsi in una proposta gastronomica di alto livello e davvero interessante.

Dopo tutto questo, non avete ancora voglia di visitare Aarhus? Noi crediamo di si! una bella occasione potrebbe essere il 2017, l’anno in cui la città sarà la capitale europea della cultura. Sono in programma tantissimi eventi interessanti e staordinari… ma se siete “gelosi” delle vostre esperienze di viaggio, andateci prima, magari in autunno, quando i colori caldi incorniciano la città… e soffermatevi ad ammirarla dalla sommità del Dock: avrete l’impressione che tutto quello che vedrete sia lì solo per voi… e probabilmente in quel momento, sarà davvero così. Buon viaggio!

Un ringraziamento particolare a Barbara di visitdenmark per aver organizzato alla perfezione l’educational inserendo attività ricche di interesse e di spunti, e a Giulia di visitdenmark per essere stata così attenta nel far sentire tutti a proprio agio durante il viaggio.

Hai qualche dubbio e vorresti qualche altra informazione? Contattarci alla mail info@blueberrytravel.it.

Non resta che preparare la valigia!

Roberta Manis
Scritto da:
Roberta Manis
Roberta ha iniziato a viaggiare a 20 anni e da allora non si è più fermata dando sempre priorità alla scoperta del mondo. Ama il Giappone ed i mondi artici, il suo eroe è Ernest Shackleton ed è mamma di Aurora.
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