Scrittori, attori, starlette, esperti o semplici appassionati. Tutti scrivono di tutto sul web, e tanti scrivono di aurora boreale, anche chi non l’ha mai vista e magari non sa esattamente cosa sia.
Il web è bello perché è un mondo libero, pieno di voci, di pareri e di notizie, ma come è possibile riconoscere un’informazione corretta da una sbagliata?
Sull’aurora boreale questo compito è reso ancora più arduo dalla moltitudine di articoli e informazioni presenti sulla rete e dallo stato d’animo dell’utente che talvolta capta ciò che gli da più speranza per la visione del fenomeno.
Ebbene, ecco la nostra Top 5 delle BUFALE presenti sul web sull’aurora boreale.
Come capire che anche questo articolo non sia una bufala? E’ semplice, provate a ragionarci su e sarà subito chiaro anche a voi.
Ecco una selezione delle notizie SBAGLIATE e FUORVIANTI (secondo la nostra esperienza) che troverete nel web
Prima Bufala: “Il luogo migliore per ammirarla è la Scozia”
Abbiamo recentemente letto degli articoli nei quali si affermava con certezza che il luogo migliore in cui ammirare il fenomeno dell’aurora boreale è la Scozia.
In realtà il fenomeno può essere avvistato in Scozia solamente quando l’attività è davvero molto alta cosa che purtroppo non si presenta molto frequentemente. Per massimizzare le possibilità di vedere l’aurora boreale anche con bassa attività, la cosa migliore è concentrarsi in altre zone, così come dimostrano queste immagini del Geophysical Institute UAF (University Alaska Fairbanks).
Controllando l’ovale aurorale, si nota molto chiaramente che la fascia di maggiore intensità è ben lontana dalla Scozia.
Questo non si significa che sia impossibile ammirare il fenomeno in Scozia, ma diciamo che è decisamente più probabile in altre località.
Infatti come si nota dalle immagini, l’attività deve essere davvero alta per poter apprezzare il fenomeno in Scozia. Se volete avere un’idea di quanto spesso possa esserci attività molto alta, controllate le previsioni a questo link e giudicate voi stessi: http://www.gi.alaska.edu/AuroraForecast/Europe/
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Seconda Bufala: “Più a Nord si va e meglio è”
L’aurora boreale si manifesta nella calotta nord secondo un’ellisse, pertanto non è detto che sia più visibile alle Svalbard piuttosto che a latitudini più basse, anzi in caso di picco e di forte attività il fenomeno potrebbe essere meglio visibile alle latitudini un po’ più basse.
Terza Bufala: “Si vede solo in pieno inverno”
L’aurora Boreale si manifesta oltre 200 giorni l’anno (anche d’estate), ma dal momento che per poter essere apprezzata c’è necessità di pieno buio la si può ammirare nel cielo dell’artico quando il sole di mezzanotte è solo un ricordo e il buio inizia ad essere sempre più presente. Da settembre ad aprile tutte le notti possono essere buone per vedere l’aurora boreale, ma sono (secondo noi) da prediligere i mesi invernali solo perché più bui e soprattutto perché danno la possibilità di poter ammirare il paesaggio innevato. In autunno o all’inizio della primavera infatti la neve non è detto che ci sia.
Quarta Bufala: “Aurora Boreale Garantita”
L’aurora boreale è un fenomeno legato alla natura e come tale molto difficile da prevedere o da pianificare a comando.
L’unico modo per massimizzare le possibilità di ammirarla è prolungare il proprio soggiorno nell’artico o in alternativa prenotare delle escursioni di tipo dinamico.
Il vero limite infatti è il cielo nuvoloso. Le nuvole sono infatti a pochi km dalla superficie terrestre mentre il fenomeno si manifesta a oltre 100 km di distanza.
Se c’è l’aurora boreale ma il cielo è nuvoloso è come avere un sipario calato sullo spettacolo.
Quinta Bufala: “Con la luna non c’è aurora”
Bufala smentita soprattutto dalla nostra personale esperienza di tanti viaggi fatti (e fatti fare) nell’artico.
Non è vero che se c’è la luna (piena o no), l’aurora boreale non si vede.
L’unica cosa da segnalare è che una luna eccessivamente luminosa crea un pò più di luce, ma se l’aurora è presente la vedrete comunque insieme ad un panorama illuminato dalla luna.
Per i fotografi potrà essere un vantaggio perché avranno un punto sul quale mettere a fuoco.
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E poi…
Ci sono poi tutte le dritte relative all’organizzazione di un viaggio alla ricerca dell’aurora boreale e qui i consigli assurdi davvero si sprecano perché ciascuno parla in base alla personale esperienza che talvolta può essere aleatoria.
Se avete voglia di una fonte davvero ufficiale, e non volete dare credito ai tour operator specializzati in questo genere di avventura (come noi), rivolgetevi allora agli Enti del Turismo di Norvegia, Finlandia, Svezia e Islanda.
Sapranno darvi preziose indicazioni per vivere al meglio questo viaggio così magico.
Ti è venuta voglia di provare questa esperienza?
Non resta che preparare la valigia!
Roberta Manis