Blueberry ha provato per voi l’itinerario “Giordania: l’antica terra”. Una piacevolissima scoperta: uno stato giovane in una terra antica nella quale affondano le radici del mondo moderno.
Una terra densa di cultura e storia, ma anche di spiritualità e straordinarie sorprese. Oltre le bellezze di Petra, note ormai al mondo intero, abbiamo cercato angoli nascosti e guide preparatissime per dare al viaggio una nuova prospettiva.
Dando seguito alla scelta di sperimentare le nuove destinazioni prima di proporvele, Blueberry ha visitato una meta che sta giustamente conquistando l’interesse dei viaggiatori più attenti ed esigenti e che – a nostro modesto parere – potrebbe essere la rivelazione dei prossimi anni. Stiamo parlando della Giordania, piccola perla del Medio Oriente che in un territorio con una superficie pari a circa un terzo dell’Italia, racchiude un’infinità di spunti di carattere storico, archeologico, naturalistico e romantico.
Giordania – info Geografiche
La Giordania, o Regno Hascemita di Giordania, si trova in Medio Oriente e confina con la a nord con Siria, a nord-est con Iraq, a sud-est e a sud con Arabia Saudita, a sud-ovest è bagnata dal Mar Rosso, a ovest con Israele e Territori Palestinesi ed è bagnata anche dal Mar Morto, il punto in assoluto più basso della terra con i suoi 413 metri sotto il livello del mare. È indipendente dal 1946 e la sua forma di governo è la monarchia costituzionale. Il re attuale è ʿAbd Allāh II, figlio del popolarissimo Husayn. Il re, la regina Ranya di Giordania e tutta la famiglia reale sono amatissimi da tutta la popolazione per la loro vicinanza alla gente e la loro politica di pace.
Dal punto di vista geografico la Giordania è situata nella regione della Mezzaluna fertile, la Giordania è però in gran parte costituita da deserti che occupano oltre i 2/3 del territorio. Si può dividere in tre zone principali: la Valle del Giordano dove scorre il fiume Giordano noto per essere il luogo in cui Gesù fu battezzato e confine fisico con Israele. L’altopiano della Transgiordania che corrisponde alla zona dove sono situati i principali centri urbani, Amman, Zarqāʾ, Irbid, e Karak, ed è il luogo di maggior interesse turistico vista la presenza dei più importanti siti archeologici come Jerash, Karak, Madaba e Petra, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Infine la regione desertica dove si trova la cima più alta della Giordania.
In tre intensissimi giorni abbiamo avuto modo di scoprire molti dei segreti del giovanissimo regno che fin dalla sua nascita nel 1921, ha fornito un contributo ben più importante di quanto si potrebbe pensare a distendere i rapporti – spesso difficili – che governano i Paesi del Medio Oriente.
La nostra visita è iniziata ad Amman, dinamica e mutevole capitale di oltre due milioni abitanti. Il suo aspetto risulta, ad un primo impatto, piuttosto confuso: Amman sorge infatti su 22 colli e lo sviluppo urbanistico si è dovuto piegare, gioco forza, all’orografia del territorio, che ha determinato la costruzione di strade, tornanti, gallerie, ponti che, pur consentendo l’unione dei diversi quartieri, ora abbarbicati sul costone della collina ora adagiati sulle valli, hanno conferito alla città delle sembianze molto diverse dalle metropoli che noi occidentali siamo abituati a conoscere. Superato il primo approccio impariamo tuttavia ad apprezzare i due volti della città: uno tradizionale che si sviluppa intorno alle vestigia romane del tempio di Ercole e dell’anfiteatro ai piedi della Cittadella, ed uno moderno fatto di grattacieli in costruzione, di banche e di edifici commerciali in acciaio e vetro che rendono bene l’immagine del ritmo sostenutissimo con il quale la città cambia volto e si evolve prendendo a modello non solo l’occidente ma anche gli esempi forniti dalla vicina Arabia Saudita. Fra questi due volti si apre poi un’infinità di abitazioni, ville e residenze rivestite da una candidissima pietra calcarea che fa ben meritare la definizione di “città bianca”.
Lasciata Amman facciamo rotta verso nord in una regione dal paesaggio verdeggiante e ricco di culture fino ad arrivare a Jerash, l’antica Gerasa, una straordinaria città risalente all’epoca romana paragonabile per importanza ed imponenza dei suoi templi, anfiteatri e colonnati solo a Pompei. Passeggiando lungo il colonnato del Cardo Maximus non possiamo fare a meno di sorridere di candido stupore davanti alle immense opere che i nostri antenati romani sono stati capaci di costruire.
Da qui proseguiamo il nostro viaggio nella storia lungo l’antica Via dei Re alla volta del Monte Nebo, da dove Mosè poté solo guardare in lontananza la Terra Promessa prima di morire, e di Madaba con i suoi incredibili mosaici risalenti all’epoca bizantina, il più famoso dei quali riproduce interamente la mappa della Terra Santa dal delta del Nilo sino a Gerusalemme. Ogni parola che la guida proferisce, unitamente alle visioni che si aprono ai nostri occhi, ci fanno ricordare lezioni di storia e religione scolpite nel profondo della nostra memoria, aiutandoci così a comprendere ed apprezzare l’importanza storica che i luoghi che stiamo visitiamo hanno avuto nella formazione del cristianesimo e quindi anche della società occidentale.
La tappa successiva è il Mar Morto, il punto più basso della Terra: ben 413 metri sotto il livello del mare! Il contenuto medio di sale in queste acque è pari al 31,5% – quasi 10 superiore volte a quello del Mediterraneo – rendendo così praticamente impossibile l’immersione. Andiamo in spiaggia e restiamo a guardare affascinati il modo innaturale con il quale i pochi bagnanti rimangono a galla con tutto il corpo. Noi, purtroppo, non abbiamo il tempo di concederci un po’ di relax nella spa di uno dei tanti hotel e resort che ormai sono presenti sulle coste del Mar Morto ma, prima di andare via, un’ultima cosa non possiamo non farla e cediamo così alla tentazione di assaggiare l’acqua: è calda, salatissima ed incredibilmente oleosa.
L’ultima tappa è Petra, l’antica città rosa fondata dagli Edomiti e dai Nabatei che rappresenta – non abbiamo paura di asserirlo – uno dei luoghi più spettacolari che si possano vedere su questa Terra. La città è stata interamente scolpita nella roccia all’interno di una profonda e strettissima gola con pareti a strapiombo alte oltre 80 metri. Nel corso dei secoli poi l’erosione e l’ossidazione delle rocce di arenaria ha dato luogo alla formazione di stratificazioni e giochi di colori veramente impressionanti che si sono fusi alla perfezione (impreziosendoli) con gli edifici scolpiti come opere d’arte dall’uomo.
Passato l’ingresso, costituto dal letto di un torrente prosciugato, percorriamo il Siq (la gola) per oltre un chilometro, ammirando nicchie, bassorilievi e sculture ma non possiamo fare a meno di stupirci davanti agli impianti idrici destinati a raccogliere e distribuire l’acqua. Pensare che siano stati costruiti da un popolo di nomadi oltre duemila fa sembra inverosimile e ci costringe ad ammettere che quando l’uomo lavora in sinergia con la Natura anziché contro di essa è in grado di produrre delle cose straordinarie. Un ulteriore riprova di questo fatto è Al-Khanzah, il monumento più conosciuto e fotografato di Petra che si apre d’improvviso davanti ai nostri occhi grazie ad uno slargo della gola. Esso è conosciuto anche come il Tesoro del Faraone in seguito ad una leggenda beduina che vuole che un faraone vi avesse nascosto il proprio tesoro al suo interno, e si compone di una impressionante facciata in stile ellenistico con tre ordini corinzi sovrapposti decorati con rilievi, statue e colonne. Non esistono parole che possano descrivere adeguatamente le mille sfumature dal giallo ocra al rosa al bianco che colorano la sua facciata all’alba e al tramonto e quindi, più che dilungarci ulteriormente nella produzione di una lista di aggettivi, preferiamo suggerirvi di andare a vederla direttamente con i vostri occhi, le emozioni che porterete a casa saranno fuori dal comune, ne siamo sicuri!
In questi pochi giorni abbiamo avuto modo di conoscere un paese straordinario, sicuro sotto tutti i punti di vista ed in grado di soddisfare qualunque esigenza di cultura e relax del viaggiatore del terzo millennio. Il nostro consiglio finale? Visitatelo prima dell’arrivo delle grandi masse!
Info Utili Per Un Viaggio in Giordania
Non ci sono particolari raccomandazioni per un viaggio in Giordania nè accorgimenti straordinari, se non quelli consueti per viaggi in paesi particolarmente caldi. Ricordate infatti che è consigliabile bere solo acqua in bottiglia ed evitare, per quanto possibile, di mangiare cibi crudi o lavati con acqua corrente. Per evitare problemi intestinali che possono essere dovuti alla conservazione dei cibi con climi ad alte temperature, è bene prima di partire, fare una profilassi a base di fermenti lattici.
In Giordania, in particolare nelle grandi città, si trovano molto facilmente le farmacie che sono ben fornite. Solitamente i giordani capiscono l’inglese e sono molto disponibili ad aiutare i viaggiatori fornendo indicazioni e informazioni utili. Ad Amman la popolazione è moderna e vivace e pertanto non sarà un problema scattare fotografie agli abitanti, ma nei piccoli centri è bene domandare il permesso prima di fotografare qualcuno, in particolare le donne, al fine di rispettarne la privacy, valore ritenuto importante e fondamentale.
Che aggiungere? Per maggiori informazioni non esitare a contattarci alla mail info@blueberrytravel.it
Ti è venuta voglia di provare questa esperienza?
Non resta che preparare la valigia!
Roberta Manis