Osaka è una città viva, che respira, che fa rumore.
Sì, hai letto bene, a differenza della maggior parte del Giappone, questa città del Kansai è chiassosa e i suoi abitanti più socievoli del solito.
È anche un crogiolo di nazionalità, un porto di mare, un luogo ricco di cultura e storia. Nonché il centro nevralgico dello street food giapponese.
Si potrebbe stare una settimana e avere ancora da provare e fare e vedere, senza mai smettere di divertirsi.
Ma ecco qui alcuni dei nostri consigli, per godersi il tempo speso a Osaka:
1. Il Castello di Osaka
Il bianco castello che si erge sulla cima di una collina e osserva la città dall’alto.
La sua costruzione è cominciata nel 1583, voluto da Toyotomi Hideyoshi – uno dei tre grandi unificatori del Giappone, come centro del nuovo impero che stava andando a forgiare.
Dopo la sua morte, l’avamposto venne per la prima volta distrutto dai Tokugawa e dagli stessi ricostruito.
A quando pareva, però, non era destino che rimanesse integro, perché pochi anni dopo venne colpito da un fulmine e bruciò e così arse anche la sua sfortuna.
Infatti venne poi nuovamente edificato dalle sue ceneri nel 1931 e sopravvisse miracolosamente ai bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale.
Ora è visitabile anche all’interno, che è stato negli anni riconvertito a museo di storia.
È attorniato anche da uno splendido parco che in primavera si tinge magicamente di rosa.
2. Il mercato Kuromon
Non mi stancherò mai di diro: i mercati sono il cuore pulsante di ogni città, se vuoi trovare la vita reale, quella di tutti i giorni, è lì che devi cercare.
Edificato nel periodo Edo, Kuromon ha una superficie di 600 metri e conta circa 150 negozi che vendono di tutto, dal pesce, ai dolcetti tipici, passando per abiti (usati e non) e oggetti di artigianato locale.
Ha quell’aria un po’ decadente che caratterizza tutti i luoghi in cui gli passano lentamente, afferrando in un istante del tempo la vera essenza dell’essere umano.
È un’ottima occasione per assaggiare pietanze particolari che non troverai altrove.
3. Dotonbori e Namba
Se Kuromon è il centro della vita della persona comune, Dotonbori e Namba sono le vene in cui scorre l’adrenalina della vita frenetica, il turismo, il commercio, il divertimento.
Sono la zona satura di colori e profumi e sapori. Rumori ti colpiscono da ogni lato stordendoti e inebriandoti, agendo come una droga di cui non potrai più fare a meno.
Insegne più grandi degli edifici, granchi che si arrampicano sulle facciate, spiedini che ti vengono incontro, cuochi immensi che si sporgono sulla strada e mani giganti che preparano gyoza, è proprio come essere al luna park.
Questa è anche la culla dello street food quindi ti consiglio di andarci quando la fame comincia a tuonare e di prendere piccole porzioni di tutto… e ricominciare da capo se hai ancora voglia di qualcosa.
Sarebbe un peccato perdersi anche una sola di quelle delizie.
4. Denden town
Tōkyō ha Akihabara, Osaka ha Denden town.
Il luogo dove andare per cercare qualsiasi cosa abbia a che fare con la cultura pop giapponese: anime, manga, figures, modellini, giochi, console… e potrei andare avanti ancora.
Negozi su negozi per collezionisti e non, anche curiosare è divertente e non costa nulla.
Non mancano i cartelloni con l’ultima uscita, i maid cafè con le cameriere che porgono volantini per invogliarti ad andare a sederti ai loro tavoli.
C’è perfino un Super Potato, regno del retro-gaming.
Insomma non ha quasi nulla da invidiare alla versione più grande della capitale giapponese.
5. Umeda Sky Building
Non lontano dalla stazione principale di Osaka si erge l’Umeda Sky Building, un edificio di 173 metri con uno spiccato stile architettonico che aggancia lo sguardo fino a diventare un’ossessione.
Al suo interno si trovano prevalentemente uffici, ma nelle fondamenta, al piano interrato, c’è tutto un piano dedicato ai ristoranti, ricostruito come se ci trovassimo nel Giappone degli anni ’70: una chicca.
Inoltre è possibile salire fino alla terrazza in cima all’edificio per guardare la città dall’alto a 360°, sentendo il vento che soffia tra i capelli e nelle orecchie, sussurrandoti racconti segreti.
6. Shinsekai
Letteralmente significa “Nuovo Mondo”, nome che racchiude tutte le speranze che si avevano per questo quartiere.
Sviluppato nei primi del ‘900 doveva essere il fulcro luccicante della città, la calamita che attraeva il mondo intero. Purtroppo non è andata così, ed ora è una zona di Osaka a volte dimenticata… ma ricca di tesori!
Costruita prendendo come ispirazione Parigi, è anche dotata della torre Tsutenkaku che svetta al centro del quartiere. Tutt’intorno si sviluppano stradine piccole gonfie di porticine che mostrano mille mondi diversi: negozi di memorabilia, ristoranti minuscoli ma gustosissimi, sale da go e shogi dove si ritrovano gli anziani ogni giorno, ridendo, bevendo e giocando. E poi ancora stanze piene di oggetti che non si capisce se siano in vendita, in esposizione e o solo casa di qualcuno.
Legno, ferro e cemento si intrecciano a luci, ombre e colori.
Ci sarebbe anche l’area dedicata all’Expo del 1974… ma di questo ne parleremo in un’altra occasione!
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Monica Fumagalli
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