C’è una cosa che mi ha colpito di Tokyo, più di ogni altra. No, non si tratta della folla ordinata che riempie stazioni, centri commerciali e incroci stradali. No, non si tratta neanche delle luci al neon che illuminano ogni angolo di questa metropoli tentacolare, o del fatto che ci sono zone che, calate le tenebre, sono sempre uguali…. sempre affollate, sempre piene di vita, sempre “strane” in qualche modo. Questo qualcosa sono i vicoli.
Tokyo: la città dei vicoli
Lasciate che vi racconti una storia. La prima volta che mi recai a Tokyo era l’anno del Signore 2006. A quel tempo la città non era così popolare tra i viaggiatori del mondo e, la maggior parte degli occidentali che ci si recavano, lo faceva per lavoro.
Mi ricordo nitidamente che una delle prime sere vagavo per la stazione di Shinjuku, cercando disperatamente una via d’uscita da quello che mi sembrava il posto più affollato che avessi mai visto. Ancora oggi non sono riuscito a capire quale uscita abbia imboccato, anche se doveva essere per forza una della zona ovest, visto che mi ritrovai a camminare tra i grattacieli.
Ebbene non so come, né perché, ma ad un certo punto, voltando a destra, mi ritrovai in un posto completamente diverso da quello in cui ero appena pochi secondi prima. Stretti vicoli pieni di “bettole” (passatemi il termine), con gli avventori che mangiavano sulla strada, riparati semplicemente da una tendina di plastica. Insegne incomprensibili illuminate da lanterne elettriche e un profumo di carne alla griglia che mi fece venire subito fame.
Adesso, potrete non crederci, ma in quel momento stavo vivendo un istante che sarebbe diventato, per dirla alla Joseph Conrad, un imperituro ricordo. Avevo trovato la Tokyo che cercavo; la città che aveva ispirato Blade runner di Ridley Scott, ciò che in sostanza mi aveva spinto ad intraprendere quel primo viaggio in Giappone.
Scoprii solo dopo qualche giorno che mi trovavo nei vicoli di Omoide (Yokocho). Dopo quella prima avventura ci sono stati molti altri viaggi in Giappone e questo mi ha dato modo di scoprire che la città ha molte zone simili, in qualche modo, ad Omoide Yokocho. Questa è la mia personale TOP 5
1) Omoide Yokocho: stazione di Shinjuku, uscita est (circa 3 minuti di cammino)
Il primo posto della mia personale classifica, sia per ragioni affettive (la prima volta non si scorda mai) che di popolarità, va alle stradine di Omoide Yokocho. Oltre a questo non posso fare a meno di menzionare che qui ho mangiato i migliori yakitori della mia vita. Arrivarci è veramente semplice, dalla stazione di Shinjuku prendete l’uscita est (per Kabukicho) e tenete sempre la sinistra (vi basterà passare sotto la linea della Yamanote e troverete i vicoletti senza difficoltà).2) Yurakucho: stazione Yurakucho (circa 5/7 minuti di cammino, direzione sud)
La zona di Yurakucho merita una menzione speciale. Si trova infatti tra alcuni dei distretti più eleganti della città (Marunouchi e Ginza), e questo contribuisce a renderla più affascinante. Izakaya, ristoranti e “bettole” si trovano sia ai lati che sotto i binari del treno. La zona è ideale per una serata di divertimento in izakaya o per una cena (economica) a base di yakitori. Per raggiungere i vicoli di Yurakucho camminate verso sud, per circa 5 minuti, dalla stazione di Yurakucho (dove passano le linee Yamanote e Yurakucho)
3) Ebisu Yokocho: ovest della stazione di Ebisu (circa 4 minuti di cammino)
Ebisu è un distretto molto famoso per ospitare uno dei parchi commerciali (sarebbe meglio dire città nella città) di Tokyo, lo Yebisu garden Place. In realtà il quartiere offre molto di più (e soprattutto la qualità dei ristornati è elevata) anche in altre zone. Se scendete dal treno della yamanote, prendete l’uscita ovest, e camminate per circa 4 minuti, troverete l’ingresso di Ebisu Yokocho. Si tratta di un vicolo che ospita circa 25 piccoli ristoranti dove si può trovare un po’ di tutto; dalla cucina cinese ai sushi-ya, dalle griglierie ai wine bar
4) Shibuya Nonbei Yokocho: stazione di Shibuya, uscita Hachiko (5/7 minuti di cammino)
Molto vicino ad uno degli incroci più trafficati del mondo, da uno dei distretti più rumorosi e divertenti di Tokyo, si trovano i vicoli di Nonbei. Qui troverete piccoli bar, ristorantini e izakaya e yakitori shop. Una delle cose che mi piace di più di questi vicoli è il fatto che spostandosi solo di pochi centinaia di cammino dall’incrocio di Shibuya si viene catapultati in un altro universo
5) Golden gai: stazione di Shinjuku, uscita est (“for Kabukicho”). Circa 8/10 minuti di cammino
Quest’insieme di stretti vicoli ospitano quasi 300 piccoli (alcuni piccolissimi) bar. Il luogo è ideale per trascorrere una serata a strettissimo contatto con i locali. La zona è popolare anche tra artisti e scrittori (anche di anime e manga), e negli ultimi anni è diventata una vera e propria attrazione turistica. Prestate attenzione al fatto che in molti bar si richiede il pagamento del “coperto” (di solito circa 4.000 JPY) e alcuni accettano invece solo clientela abituale
Ti è venuta voglia di vagare tra i vicoletti di Tokyo?
Non resta che preparare la valigia!
Gian Paolo Serra