Quarto giorno alla scoperta della terra del Sol Levante con il GiappoTour®, il viaggio dallo spirito libero.
Vi racconterò di queste ore come tra le più belle di sempre. Dopo aver trascorso qualche giorno a Kyoto, a caccia di Geisha e di templi antichi, il quarto ha in programma tempo libero.
Monica, la nostra guida e tour leader, propone al gruppo di spostarsi verso uno dei luoghi più scattati e più affascinanti del Giappone: la Foresta di Bambù, ad Arashiyama.
Come arrivare ad Arashiyama?
Abbiamo preso la linea ferroviaria JR dalla stazione di Kyoto, circa una mezz’ora.
Alla fine tutto il gruppo decide di andare, tremendamente affascinato da questo piccolo centro (è un distretto di Kyoto) poco fuori la grande città spirituale.
Arrivati alla stazione la prima sorpresa: una “foresta” di kimono, istallazione artistica che unisce la tradizione dell’abito giapponese per antonomasia al gusto di un’opera contemporanea.
Cosa vedere ad Arashiyama.
La Foresta di bambù
Questo distretto di Kyoto è ricco di storia, cultura e bellezza per gli occhi.
Basta spostarsi di qualche centinaia di metri a piedi dalla stazione per trovarsi immersi nella magia della Foresta di Bambù.
La stretta via si ritaglia uno spazio tra gli alti arbusti e l’atmosfera è incredibile.
Qui per la prima volta abbiamo incontrato i “galoppini”: baldi giovani giapponesi che trasportano con la sola forza fisica ( e correndo) i turisti su di un risciò.
E’ incredibile come sotto gli altissimi bambù il sole filtri a stento e la sensazione di frescura sia rigenerante.
Tenryu-ji
Poi all’improvviso, lungo il percorso della foresta, leggiamo l’insegna di un tempio. La curiosità vince e svoltiamo immediatamente, dopo non molto mi sono resa conto di esser entrata in un regno spirituale patrimonio Unesco.
Si tratta di un famosissimo luogo per la cultura giapponese, costruito per la prima volta nel IX sec.
Nel periodo di massimo splendore contava 150 edifici che si sviluppavano su una superficie di 330.000 mq.
Lasciatevi trasportare dagli occhi e dal cuore per scoprire i più belli. Il principale con annesso giardino zen è a pagamento, ma se avete fatto il biglietto per entrare nel parco dovrete pagare solo una differenza di 100 yen ( 500yen parco+tempio).
Come al solito non mi sono pentita di esser entrata in un luogo mistico; togliere le scarpe e camminare sul legno riscaldato dal sole che sprigiona il suo odore più puro e godere di una vista distensiva è veramente un momento unico e ineguagliabile.
Ma un’altra tappa ci aspetta…
Parco delle scimmie giapponesi
Io e il mio lui ci dividiamo dal gruppo, avevo bisogno di esplorare e scattare la Foresta di Bambù un altro po’.
Monica, rimane il nostro punto di riferimento e ci fornisce le indicazioni per raggiungere un altro luogo speciale sempre ad Arashiyama: il parco delle scimmie giapponesi.
Uscendo dalla Foresta di Bambù si prosegue il cammino sulla destra, bisogna attraversare un ponte che sovrasta un larghissimo fiume sul quale potrete vedere una miriade di aironi riposarsi.
Proprio alla fine del ponte si svolta di nuovo a destra e inizia la salita.
Il parco è un ambiente totalmente naturale in cui le scimmie non hanno alcun tipo di recinzione o costrizione.
Bisogna camminare un paio di km per poter arrivare nel punto più alto e vederle nel loro habitat.
Ho ancora ben impresso nella mente il momento in cui ho visto la prima: un piccolo ruscello scorreva sulla mia sinistra e a giocare sulle sue sponde una bellissima scimmietta.
Ero totalmente esaltata, non ne avevo mai osservata una nel proprio ambiente naturale.
Qualche metro più avanti ne avrei viste molte di più; si tratta di una colonia di 140 esemplari tra cuccioli di tre mesi a i più adulti che arrivano a 37.
Ho passato ore ad ammirarle e scattarle, rendendomi conto della profondità del loro sguardo. Ci ho visto tanto del nostro.
Troverete anche un punto di ristoro dove è possibile comprare noccioline o pezzi di mela ( che preferiscono) per 150 yen.
Mi raccomando però, non guardatele negli occhi… vi urleranno contro!