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TOP 5 giardini del Giappone

Giappone, nazione di grandi città, di tecnologia ultra moderna, di gentilezza e cortesia, il Paese del sushi e di anime e manga…
Ma c’è anche qualcos’altro che rende il Giappone un luogo magico di cui non ci stanchiamo mai: i giardini.
Grazie alla millenaria tradizione e alla cura minuziosa, ogni filo d’erba ha il suo spazio e la sua corretta lunghezza, ogni pianta la giusta forma.
I fiori, invece, hanno la prerogativa di sbocciare violentemente come vogliono, tutti diversi, tutti effimeri e splendidi, pronti a ricordarci quanto possa essere fragile e bella la vita.

Mi sono chiesta, tra quelli che ho visto, quali fossero i 5 giardini da vedere assolutamente, i più belli.
Se vuoi conoscere la risposta continua a leggere e preparati a partire, i GiappoTour® ti aspettano.

Prima di tutto ci tengo a precisare che non sono in ordine di bellezza, ognuno ha le sue caratteristiche che ti lasciano a bocca aperta.

1. Kenroku-en (Kanazawa)

 

Ricordo ancora la prima volta che vi entrai, nel 2007, me lo ricordo come se fosse ieri: le fronde degli alberi con il verde che sfiorava la terra, la pace che solo un giardino amato regala. Le colline da cui si poteva vedere la città e respirare a pieni polmoni guardando il cielo infinito.
Ha piccoli boschetti di pruni, ciliegi e aceri, è davvero un luogo che ogni stagione cambia regalandoti colori e sfumature completamente differenti; tutte le volte che lo si visita è come entrarci per la prima volta.
Sorge inoltre a neanche 5 minuti dal castello di Kanazawa e da una delle entrate si scorgono le mura e l’edificio bianco che svetta con i suoi particolari neri.
L’unico difetto è che affascina così tanto che vorresti starci una giornata intera, tra sale da tè e cascate.
Basta solo trovare la panchina giusta.

2. Kōraku-en (Okayama)

 

Quello che maggiormente colpisce di questo luogo, sono i suoi immensi e sterminati prati. Distese verdi abbracciate da una cintura di alberi e vegetali, come se si premurasse di accogliere e proteggere i suoi visitatori. Gli stessi edifici sono stati disposti lungo il perimetro in quanto dovevano essere punti di osservazione da cui godere del paesaggio.
Con il passare del tempo è diventato come un’isola artificiale, poiché il fiume che lo circonda lo separa dalla terra ferma rendendolo un angolo di mondo a sé stante, unico.
Come per il Kenroku-en anche questo giardino è in prossimità, per la precisione sul retro, del castello di Okayama, per potersi immergere completamente in una visione del passato.

3. Ryōan-ji (Kyoto)

 

Lo ammetto, scegliere il Ryoan-ji è stato come barare, perché non è un giardino classico come gli altri.
Conosciuto principalmente per il tempio, è situato poco lontano dal magnifico Kinkakuji, ha due giardini: uno zen e un’oasi verde dall’atmosfera mistica.
Sedendosi sulla veranda dell’edificio è possibile osservare la distesa di piccoli sassolini bianchi, nonché le 12 rocce che si dice essere impossibile vedere tutte insieme.
Nella vita, non tutto quello che conta si scorge immediatamente, ma solo cambiando prospettiva possiamo accorgerci di qualcosa che prima ci sfuggiva.
Alle spalle del giardino, c’è un ciliegio che protende i suoi rami per sbirciare oltre la recinzione: quando in primavera un soffio di vento lo scuote, una pioggia di fiori rosa inonda il bianco facendoti dimenticare ogni altra cosa.

Accanto alla sala da tè c’è un bacino d’acqua il cui flusso è costante, come rituale di purificazione. Il bacino è volutamente costruito molto basso in modo che per utilizzarlo ci si debba inchinare, in segno di umiltà.
Un luogo in cui non c’è posto per l’egocentrismo e la presunzione, un luogo in cui l’unica cosa che conta sono la tranquillità dello spirito e le poesia della natura.

4. Shinjuku Gyoen (Tokyo)

 

Lo ammetto questo è un mio guilty pleasure, perché sfondo di un film d’animazione, ciononostante è un giardino così bello che non poteva mancare dalla top5.
Sorge nel quartiere di Shinjuku a Tokyo, un grandissimo polmone verde in una delle zone più moderne e “vive” della città.
Nonostante questo una volta dentro non si viene disturbati dal traffico o dai rumori esterni. Ha una grande varietà paesaggistica, che va dal giardino tipico giapponese agli spazi ampi in cui potersi sdraiare ammirando il cielo.
Qua e là spuntato gli edifici grigi della metropoli, ma invece che infastidire, aggiungono carattere ad un giardino che già di per sé è splendido.
Si cammina per le stradine che portano a laghi e pagode come se si passeggiasse in un sogno.

5. Kairaku-en (Mito)

 

Costruito, nel 1841, non solo per essere goduto dal suo proprietario ma nato direttamente per essere un parco pubblico.
Uno dei pochi che ospita anche un boschetto di bambù e uno di cedri.
Ma non voglio raccontarti delle sue zone verdi, né dei suoi laghi, voglio narrarti di un bosco di prugne in cui si alternano cento diverse varietà, voglio portarti in una passeggiata fatta di petali rosa, bianchi, fucsia quasi rosso.
Quando il momento è propizio ci si muove in un mondo dove tutto ciò che conta è solo il colore, che riempie gli occhi spodestando ogni altro pensiero.
Esiste solo il colore e i fiori, a ricordarti che la vita è unica, e che va vissuta al tempo di un respiro. Cogli l’attimo.

Ti è venuta voglia di visitare uno (o tutti) di questi giardini?

Non resta che preparare la valigia!

Monica Fumagalli

 

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Monica Fumagalli
Scritto da:
Monica Fumagalli
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