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Islanda d’inverno: le impressioni del mirtillo

Un viaggio in Islanda d’inverno è un’idea fissa che avevo da un pò. Abbiamo deciso di provare questa esperienza prima di proporla. Qui nelle strade si sente l’odore di zolfo, eppure non siamo all’inferno: tutt’altro.

Mi trovo in un posto in cui sul lungomare ci sono i palazzi di acciaio e vetro come a Toronto, ma sullo sfondo le montagne stratificate come nella catena dell’Atlante in Marocco.

Mi trovo in un posto in cui gli abitanti sono tanti quanti a Cagliari, ma vivono in una capitale vitale come Londra.

Mi trovo in un posto in cui i quartieri sono separati come a Tokyo e per spostarsi e’ bene avere l’auto come a Los Angeles.

Mi trovo in un posto in cui il fuoco scoppia dalle montagne facendolo sembrare un inferno, e dove la neve livella i paesaggi desertici facendoli sembrare un paradiso.

Mi trovo in un posto in cui l’acqua è calda senza bisogno che sia scaldata, il piatto nazionale e’ lo squalo marcio ed il primo ministro compare nell’elenco telefonico.

Mi trovo in Islanda, ed e’ maledettamente affascinante.

Arrivarci dall’Italia durante l’inverno (diciamolo) e’ davvero complicato, ma questo non deve spaventare e con qualche incastro tra un volo e l’altro si può comunque riuscire a fuggire in questo mondo in bilico tra l’Ade e Eden per un long week-end.

La capitale Reykjavik potrebbe sembrare un ripiego…. Confessatelo, non siete certo venuti qui per fare le ore piccole nei tantissimi locali trendy del centro e nemmeno per ascoltare per qualche ora gli artisti emergenti del panorama musicale islandese. Non siete venuti qui nemmeno per vedere i pescherecci portare il pesce appena pescato nei ristoranti e per gustarlo in una zuppa… Non siete qui nemmeno per vedere la Chiesa protetta da un fiero Leifur Erikssonn… Eppure senza queste cose, l’esperienza di viaggio vi sembrerà incompleta.

Se avete il mio stesso spirito di viaggio sicuramente siete qui per vedere i geyser, ma davvero vi aspettavate una palude fumante in perenne esplosione? Siete qui anche per le cascate di Gulfoss, ma credevate davvero che fossero così sfacciatamente poetiche inserite nel contesto desertico? Immagino inoltre che siate qui per Þingvellir, avete letto che e’ il Parco Nazionale con il Parlamento più antico al mondo, ma quello che non vi hanno raccontato è che camminando nella gola per arrivare al belvedere, si ha come l’impressione di essere protagonisti di un romanzo di Tolkien, con rocce scure, appuntite e sentieri che celano cartoline versatili. In base alla luce infatti lo scenario potrà essere rilassante e rigenerante oppure apocalittico e onestamente decisamente spaventoso.

Devo essere sincera… Mi sono sentita Frodo che porta l’anello nella lava di Mordor: le stesse rocce vulcaniche, la stessa luce rossa del sole che non sorge, lo stesso filare del cielo con le nubi ora nere, ora rosa e ora azzurre… oh mio Dio! Che impressione e che emozione fortissima.

Detto in confidenza, questi paesaggi non mi hanno certo lasciata indifferente… sono scenari che vivi in prima persona e li senti tuoi, quasi un po’ gelosamente.

Troppo drammatica? Forse! Stemperiamo l’enfasi con un bel bagno termale!.

L’Islanda e’ anche la patria dell’acqua calda. E’ infatti una vera e propria bomba geotermica con una risorsa naturale che consente di vivere benissimo oltre i 66 gradi a nord. Qui l’acqua non e’ mai riscaldata e si gode di piscine naturali all’aperto dove poter letteralmente bollire larvando mentre si contemplano i vulcani innevati… Stare in costume immersa in questo “brodo minerale” mentre piano piano il buio e il vapore dell’acqua caldissima, offuscavano il paesaggio, è stato rilassante, terapeutico e anche premiante… Chi di noi non si merita delle coccole naturali?

Bellissima questa “famosa Islanda”‘ ti cattura ogni momento.

Il mio consiglio è certamente di venire qui durante l’estate con uno dei nostri itinerari, in fly & drive ed in gruppo, per poterla visitare in tutto il suo perimetro e nelle sue zone interne, ma nella vostra vita non fatevi mancare un week-end invernale a Reykjavik organizzato con i nostri consigli, le nostre escursioni e le nostre guide.

E’ un appuntamento con le proprie emozioni decisamente diverso da qualunque cosa si possa mai immaginare. Noi ci siamo appena stati e abbiamo tutte (ma proprio tutte) le dritte giuste per vedere e vivere quanto più possibile, anche in soli 4 giorni.

E chissà che magari con un po’ di fortuna non riusciate anche a vedere l’aurora boreale…

Un grazie di cuore a Catia di Discover the world e a Rakel di Iceland Travel

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Hai qualche dubbio e vorresti qualche altra informazione? Contattarci alla mail info@blueberrytravel.it.

Stefano Serra
Scritto da:
Stefano Serra
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