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South Dakota 7 motivi per visitarlo

Abbiamo avuto la possibilità di visitare il South Dakota, uno dei quattro stati della Real America, quella che da sempre popola i sogni di tutti i bambini italiani (e non solo), con le sue praterie sterminate, i cowboy a cavallo con stivali e cappello di pelle, i rodei (quasi) giornalieri e, ovviamente, la cultura dei nativi americani. Nelle prossime righe ti sveliamo cosa ci è piaciuto di più e perché dovresti inserirlo nel tuo prossimo itinerario per gli Stati Uniti.

1. Badlands National Park

Localizzato nell’area sud occidentale dello Stato, è un parco nazionale con un’ampiezza di quasi mille chilometri quadrati. La parte più spettacolare è costituita da un immenso muro che si erge potente dalle praterie, scolpito nel corso dei millenni dall’acqua e dai venti in milioni di pinnacoli colorati, canali tortuosi e gole ultraterrene.

Il parco è ricchissimo di fossili di mammiferi. La Oglala Lakota Nation, la seconda Riserva di Nativi Americani di tutti gli Stati Uniti, partecipa direttamente alla gestione di metà del parco.

Le possibilità di trovare un alloggio all’interno del parco non sono tante ma vogliamo segnalarti il Cedar Pass Lodge, perfettamente posizionato nelle immediate vicinanze del Ben Reifel Visitor Center. Il Lodge dispone di ottime sistemazioni in chalet nuovi e completamente attrezzati. Il ristorante offre una cucina semplice e gustosa… il posto ideale dove riposarsi dopo un’intensa giornata di hiking!

2. Custer State Park

E’ il più antico e grande parco del South Dakota. Situato nelle Black Hills, ospita una delle più grandi mandrie selvagge di bisonti al mondo (circa 1500 capi), i famosi begging burros – gli asinelli selvatici che devono il loro soprannome alla loro marcata tendenza di chiedere cibo ai passanti – alci, muli, cervi dalla coda bianca, capre di montagna, antilopi, cani della prateria e oltre 200 specie di uccelli.

Un giro lungo la strada panoramica Wildlife Loop è il modo migliore per vedere la fauna selvatica nel proprio ambiente.

Qualora tu voglia pernottare all’interno del parco, il nostro suggerimento è di scegliere lo State Game Lodge, un graziosissimo edificio storico risalente agli anni 20 del secolo scorso, interamente costruito in pietra e legno locale. Tra i locali è conosciuto anche con il nome di Casa Bianca Estiva. Qui infatti hanno soggiornato il presidente Coolidge (nel 1927) e il presidente Eisenhower (nel 1953).

3. Deadwood

Il villaggio – oggi sottoposto a tutela per il suo retaggio storico – fu fondato illegalmente nei territori assegnati ai nativi americani dal trattato di Laramie. La sua creazione nel 1874, coincise con l’ultima grande corsa all’oro di tutti gli Stati Uniti. Esso è il luogo ideale per rivivere le atmosfere del vecchio, lontano west e per scoprire tutto sulle gesta (non sempre edificanti per la verità) di alcuni dei suoi leggendari residenti quali Wild Bill Hickok, Calamity Jane, Poker Alice e Jack McCall.

Se capiti in città nel periodo giusto non perdere il celebre evento Days of ‘76 (date 2015: 21 – 25 luglio). In tutti gli altri periodi potrete invece visitare il Days of ’76 Museum.

La sera, qualora tu non abbia voglia di puntare qualche dollaro in un dei tantissimi casinò locali, vai a berti una buona birra al Saloon n° 10. Le occasioni per conoscere un po’ di persone non mancheranno, stanne certo.

4. Akta Lakota Museum & Cultural Center

Nato sotto l’egida della Saint Joseph’s Indian School, il museo promuove la conoscenza della cultura (passata, presente e futura) della tribù dei Lakota, i nativi che da sempre hanno abitato e vissuto le regioni delle grandi pianure settentrionali. La collezione del museo raccoglie interessanti composizioni artistiche oltre che manufatti, vestiti e oggetti della vita quotidiana che consentono di comprendere al meglio la grande eredità e il retaggio culturale della popolazione Lakota.

5. Mount Rushmore National Memorial

Considerati dagli Statunitensi simbolo di libertà e speranza, i volti dei quattro presidenti George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln e Theodore Roosevelt emergono prepotentemente dal granito delle Black Hills, impressionando per le loro dimensioni mastodontiche (oltre 18 metri di altezza). Il monumento raccoglie quasi 3 milioni di turisti l’anno. Visitandolo non potrai non restare colpito dalle sue impressionanti dimensioni e dall’immane sforzo fisico compiuto dagli oltre 400 operai che, sotto la guida dello scultore danese Gutzon Borglum, lavorarono dal 1927 al 1941 alla sua realizzazione.

Nelle immediate vicinanze, merita una visita anche il Crazy Horse Memorial, dedicato al grande capo indiano Cavallo Pazzo. Una volta completata, sarà la più grande scultura al mondo mai realizzata. L’opera sarà infatti alta 172 metri e larga 195.

6. Spearfish Canyon Scenic Byway

Situato nelle Black Hills, questo profondo canyon scavato dallo Spearfish Creek nel corso dei secoli, è attraversato da una strada panoramica lunga poco più di 35 km e circondata da pareti calcaree colorate con le varie tonalità del marrone, rosa e grigio e ricoperte da una foltissima vegetazione e da innumerevoli cascate. Il luogo ideale per gli amanti dell’hiking e delle passeggiate nella natura (sia a piedi che in mountain bike). Se desideri soggiornare in zona, raccomandiamo assolutamente lo Speafish Canyon Lodge.

7. Sturgis

Chiudiamo la nostra personalissima classica con una località mitica e iconica per qualunque appassionato di moto. Durante la prima settimana di agosto, la tranquilla cittadina di Sturgis (circa 6.400 abitanti) è presa d’assalto da motociclisti di tutto il mondo per l’annuale edizione del rally iniziato nel 1938 e ormai nella leggenda. Un evento imponente e affascinante per tutti, anche per i non amanti delle due ruote!

Ora devi solo scegliere con quale tour partire!

Per visitare gli Stati Uniti ti consiglio i nostri tour: viaggi di piccoli gruppi accompagnati in italiano. Trovi le partenze qui

Hai qualche dubbio e vorresti qualche altra informazione? Contattarci alla mail info@blueberrytravel.it.

Non resta che preparare la valigia!

Roberta Manis
Scritto da:
Roberta Manis
Roberta ha iniziato a viaggiare a 20 anni e da allora non si è più fermata dando sempre priorità alla scoperta del mondo. Ama il Giappone ed i mondi artici, il suo eroe è Ernest Shackleton ed è mamma di Aurora.
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